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PROGRAMMA 2015

 

 


 

The Vad Vuc

 

È da poco trascorsa l’alba del terzo millennio quando prende vita il progetto The Vad Vuc; la band nasce ufficialmente nel dicembre del 2000. In breve tempo The Vad Vuc inventano un nuovo stile musicale: il loro skauntry irish folk si fa apprezzare fin da subito dal pubblico ticinese che non esita a riconoscere nel gruppo quel pizzico di magia che porterà The Vad Vuc a creare un forte legame con i loro fans, in anni in cui Facebook ancora non esisteva. Naturale conseguenza di tale successo sono i diversi premi e riconoscimenti ricevuti in breve tempo a livello regionale e, più tardi, le tournée fuori cantone e nazione. Ma i The Vad Vuc non sono nati per mirare esclusivamente al consenso collettivo. Quando suonano, che siano in studio, in sala prove o su un palcoscenico, quel che conta in primis è la vibrazione che si viene creare tra tutti i musicisti, quello speciale feeling che nessuno può inventare: semplicemente, o c’è o non c’é. Tra i The Vad Vuc fortunatamente c’è. E, di riflesso, ne beneficiano anche i loro fans che manifestano il loro affetto riempiendo le piazze e seguendo i ragazzi nelle numerose tournée, in Ticino, a nord delle Alpi e all'estero. In 14 anni di musica, il gruppo ha pubblicato 7 album e tenuto oltre 300 concerti tra Italia, Svizzera, Germania e Francia, in cui hanno condiviso il palco con artisti d’eccezione come Ska-P, Misfits, No Use For A Name, Gotthard, Paul Di Anno (ex Iron Maiden), Simone Cristicchi, Frankie Hi-NRG MC, Gnu Quartet, Mercanti di Liquore, Modena City Ramblers, Yo Yo Mundi, Massimo Bubola, 77 Bombay Street, La Crus, Bandabardò, Après la Classe e tanti, tanti altri. Si segnalano in particolare: il concerto con Davide De Sfroos al Forum di Assago nel 2013 davanti a 15mila persone, e Carroponte di Sesto S. Giovanni (Milano), quale band di apertura del concerto dei Gogol Bordello nell'estate 2014. Il nuovo attesissimo ottavo album, il cd+dvd «Cocktail e fantasmi», uscito nel dicembre 2014 su etichetta Event8 Sagl, rappresenta una sorta di giro di boa per i The Vad Vuc; un documento ricco di suoni caldi e immagini inedite. Un nuovo viaggio da condividere con tutti i fans! I The Vad Vuc sono: Cerno (voce e chitarra), Jacky (basso, contrabbasso e banjo), Seba (trombone e mandolino), Miske (batteria), Boss (tastiere e susafono), Fid (flauti e tromba), Mago (fisarmonica e tastiere) e Brega (special guest alla voce, band manager, tuttofare).

www.vadvuc.ch


Bat Battiston & The Blues Fellas

 

«Il blues? È venuto lui da me quando sono nato… Poi, diventando musicista, è stato del tutto naturale che lo suonassi», racconta divertito Bat Battiston. E il cantante, chitarrista e armonicista bellinzonese, il blues lo suona ormai da una vita, o meglio, da tutta la vita. Un percorso musicale, il suo, fatto di grande passione e di assoluta qualità, affrontato dapprima come solista, ma che negli anni l’ha portato a incontrare, come gli piace sottolineare, «un sacco di ottimi musicisti che con il blues ci sanno fare, e con i quali ho formato delle band». E la sua band da ormai alcuni anni sono i Blues Fellas, ovvero Freddie «Cannonball» Albertoni al basso, Nigel Casey al sax, Mattia «Mad» Mantello alla chitarra e Robi Panzeri alla batteria. Con loro il feeling è stato immediato e totalmente coinvolgente, e con loro Bat Battiston proporrà a Dalpe un repertorio intenso che attinge ai vari Freddie, Albert e BB King, John Lee Hooker, Muddy Waters e tanti altri ancora.

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Hardway

Gli Hardway calcano i palchi del rock ticinese fieri di un’onorata carriera iniziata nel lontano 1990, guadagnando molta esperienza e una grande reputazione nel panorama delle live band. Alcuni cambi di formazione hanno visto gli Hardway crescere sempre di più nell'ambiente Bikers, Beer fest e Live club, arrivando a essere conosciuti anche in Svizzera interna e Austria. Questo grazie soprattutto alla grande energia dei loro show e alla scelta di brani che fanno letteralmente rivivere agli spettatori i migliori classici hard rock targati anni 80 e 90. Il gruppo è composto da Paul Forni (batteria), Luca Prederi (basso), Mike Guzzo (chitarre) e Marco Ferrari (voce).

www.hardway.ch

 


Terry Blue

 

Terry Blue – nome d’arte del giovane ticinese Leo Pusterla – si è dedicato al folk perché «è una delle espressioni musicali più semplici e, al contempo, una delle più profonde. La libertà di cui può godere il cantante folk è una libertà rara e preziosa, ed è questo il motivo per cui ho cominciato a suonare. Il folk è cantare la storia, cantare del proprio tempo, protestare e piangere». Si ispira a Bob Dylan e Leonard Cohen e nel 20013 pubblica l’Ep «Six Ruins, One Less Hope», realizzato con l'aiuto di Peo Mazza, assieme al quale Terry Blue sta lavorando alla realizzazione dell’album «The Burning Trees». 

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